Attualmente nel distretto di Causeni, come nella maggior parte delle località della Repubblica Moldova, le vittime di violenza domestica possono rivolgersi solo all’agente di polizia e all’assistente sociale (altri servizi diurni non sono disponibili). Questi specialisti, in base alle loro specializzazioni, forniscono assistenza a tutte le categorie di beneficiari, prestando poca attenzione ai casi di violenza domestica in cui non vi sono conseguenze evidenti: lesioni personali e/o omicidio. Pertanto i crimini hanno la priorità e la violenza domestica viene considerata dalla polizia solo una violazione minore.

A causa della legislazione in vigore, l’allontanamento della vittima dalla casa famigliare non è necessaria  poiché con l’emanazione dell’ordinanza sulla protezione, l’aggressore può essere rimosso per un periodo massimo di 90 giorni. In un altro aspetto della medesima ordinanza, all’aggressore potrebbe essere richiesto di frequentare il programma all’interno del Centro di assistenza e consulenza per gli aggressori. Il problema è che le vittime non sono supportate nell’applicazione dell’ordinanza sulla protezione. Perdono quindi la speranza che le cose possano cambiare in meglio.

L’Associazione di Volontariato “Change for a better life”, controparte moldava ed attore principale del progetto, ha maturato negli anni esperienza nella fornitura di servizi alle vittime in quanto attiva fin dal 2016 nel contrasto alle violenze domestiche famigliari. Ha infatti realizzato  un Centro di assistenza e consulenza per la prevenzione della violenza domestica, creando un team di specialisti (psicologo, avvocato, assistente sociale) e di consulenti con esperienze personali di violenza domestica. Di conseguenza, le donne vittime hanno acquisito il potere di essere più coraggiose, hanno iniziato a parlare della violenza che stavano vivendo, hanno chiesto protezione, hanno cercato di rompere il cerchio della violenza.

Secondo un sondaggio condotto dal team dell’Associazione di Volontariato “Change for a better life”, la violenza domestica esiste inuna famiglia su tre”, ma i casi di violenza non sono sempre dichiarati dalle vittime.

Il progetto ARABA FENICE si svilupperà in tal senso:

1. Sviluppo e potenziamento del Centro diurno per l’assistenza e consulenza alle vittime ed alle potenziali vittime di violenza domestica nella Regione di Causeni.

Un maggior numero di vittime o potenziali vittime di violenza domestica si potranno rivolgere ai servizi legali e psicologici per denunciare e contrastare questi fenomeni. Attualmente i casi di violenza emergono solo in presenza di gravi traumi o maltrattamenti fisici della donna (ricovero ospedaliero).

2. Assistenza alle vittime di violenza domestica nella Regione di Causeni nell’ottenimento di misure di protezione, riabilitazione personale e reinserimento sociale.

Il progetto offrirà a tutti i beneficiar un servizio di qualità gratuito e specialistico permettendo a più vittime di potersi tutelare ed affrancarsi dalla violenza. Ad oggi questi servizi sono disponibili solo in forma onerosa e non capillarmente su tutto il territorio nazionale della Repubblica Moldova.

3. Aumentare la consapevolezza della popolazione sui problemi delle vittime di violenza domestica e promuovere attività di volontariato nella prevenzione della violenza domestica.

120 studenti delle Scuole Medie Superiori di Causeni saranno coinvolti nelle attività di sensibilizzazione al contrasto della violenza famigliare, aumentando la loro consapevolezza verso la pericolosità sociale di questo fenomeno.

Ad oggi la violenza domestica non è trattata in nessun livello scolastico e comunitario.

Descrizione delle attività:

1. Sviluppo e potenziamento del Centro diurno per l’assistenza e consulenza alle vittime ed alle potenziali vittime di violenza domestica della Regione di Causeni.

• Creazione degli strumenti di lavoro del servizio.

• Richiesta dell’accreditamento iniziale del servizio da parte del Consiglio Nazionale di Accreditamento dei Fornitori di Servizi Sociali.

2. Assistenza alle vittime di violenza domestica nel distretto di Causeni nell’ottenimento di misure di protezione, riabilitazione personale e reinserimento sociale.

• Formazione in collaborazione con l’assistente sociale della comunità e l’Ispettore di Polizia locale di un gruppo di donne – vittime e potenziali vittime di violenza domestica – che parteciperanno alle riunioni del gruppo di sostegno.

• Segnalazione di casi di violenza domestica per assistenza individuale.

• Consulenza sociale / psicologica / legale ed individuale per le vittime e le potenziali vittime di violenza domestica nell’ufficio e sul territorio.

. Assistenza economica temporanea per la gestione abitativa dei beneficiari

• Moderare le riunioni del gruppo di supporto per le vittime e le potenziali vittime di violenza nel distretto di Causeni, sia sul territorio che in ufficio.

• Supportare l’assistenza sociale per la reintegrazione / integrazione delle vittime di violenza domestica.

3. Supportare le squadre municipali di specialisti multidisciplinari nella risoluzione di casi di violenza domestica.

• Partecipazione alle riunioni dei team multidisciplinari e fornitura di assistenza agli specialisti nella risoluzione dei casi di violenza domestica.

• Sessioni informative per specialisti del settore

4. Aumentare la consapevolezza della popolazione sui problemi delle vittime di violenza domestica e promuovere attività di volontariato nella prevenzione della violenza domestica.

• Organizzare seminari con giovani delle scuole superiori del distretto di Causeni sul tema “Un’infanzia senza violenza in famiglia” per consentire a un gruppo di volontari di svolgere attività di informazione.

• Realizzare azioni per sensibilizzare la popolazione sulla violenza domestica (redazione / distribuzione di materiale informativo, organizzazione di incontri pubblici, ecc).